A un'amica cristiana ospite nel suo ashram, Gandhi raccomandava: «Non ho alcun desiderio che vi allontaniate dal culto esclusivo che riservate a Gesù. Ma mi piacerebbe che comprendeste e apprezzaste anche le posizioni degli altri». E padre Claverie, uno dei padri bianchi assassinato in Algeria, invitato a mettersi in salvo, rifiutò di abbandonare i suoi fratelli islamici, affermando di “avere bisogno della verità degli altri”. In questa verità degli altri si inserisce il buddhismo con le sue diverse vie, una religione che non si comprende se non ci si riporta alla vita e agli insegnamenti del Buddha il quale ha indicato, non diversamente da Francesco d’Assisi, la bontà della perdita (aveva lasciato un trono, un figlio, una giovane sposa per farsi monaco mendicante), e la necessità di abbandonare un io egoico causa di avidità, odio, illusione. Questi insegnamenti dell’Illuminato, ancora vivi oggi nel cuore di milioni di fedeli, vengono raccontati dall’Autore attraverso fatti e personaggi rilevanti, dalle parabole del Sutra del Loto al grande poeta Ryokan, dal mistico Milarepa al mondo dello Zen, fino all’affascinante lettura buddhista di Gesù, colta nell’in- contro tra la compassione dell’Illuminato e la carità evangelica.
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