Dopo i Salmi etiopici di Cristo e della Vergine, pubblicazione fondamentale per la conoscenza della spiritualità del “Feudo di Maria”, come gli Etiopi chiamano la loro terra, Osvaldo Raineri traduce e commenta i testi liturgici più belli della tradizione di cui è uno dei massimi studiosi italiani. Evangelizzata nel primo periodo della predicazione apostolica (da Filippo, secondo una leggenda che si appoggia ad un episodio degli Atti), l’Etiopia, che appartiene alla grande famiglia semitica, riconosce un vincolo non solo spirituale, ma anche carnale e storico con Israele, e ha intrecciato nel tempo rapporti intensi, sebbene ancora in buona parte inesplorati, con le altre chiese cristiane e con l’Islam: e in parte inesplorate restano anche le ricchezze e le meraviglie della sua liturgia, della sua arte sacra, della sua letteratura ascetica e mistica. In questa raccolta è possibile respirare i profumi di una poesia spirituale preziosa e altissima, nelle cui immagini vibra una contemplazione rapita del creato: nelle cui intuizioni trovano sempre nuova freschezza i concetti della teologia; nei cui ritmi palpita l’esultante esperienza mistica di un popolo intero innamorato di Maria e di suo Figlio Gesù.