Nel libro si dimostra che la contemplazione, quando praticata in maniera autentica, apre alla comprensione che tutti siamo parte della stessa realtà, in accordo col concetto trinitario. Inoltre viene chiarito che la preghiera del silenzio non è la contemplazione in sé, ma un metodo che prepara a ricevere il dono dell’entrata nella dimensione contemplativa. Infatti, il risultato della preghiera del silenzio è di aprire una via per la dimensione contemplativa a chiunque ne applichi i principi. Tale metodo, così come esposto, crea le condizioni ideali per la contemplazione attraverso l’uso appropriato di volontà e intenzione. Una volta innescato il “procedimento”, ci apriamo alla contemplazione in modo spontaneo, indipendentemente dall’individuo. La contemplazione è il dono di Dio al quale ognuno di noi è chiamato. Grazie alla vasta e raffinata esperienza, sia come praticante che come insegnante, l’autore riesce ad esporre in chiave moderna ed attuale il periodo di liberazione interiore, così da non considerarlo un peso o, peggio ancora, una malattia, ma il dono divino più sublime che possiamo ricevere. Per tali motivazioni il presente volume è da considerarsi un dono per tutti i seri ricercatori spirituali, anche se non seguono la contemplazione cistercense o cristiana, per l’arricchimento dello sviluppo della pratica spirituale qualunque ne sia la tradizione. L’apprezzamento di tale volume è strettamente collegato con la pratica spirituale (Joseph Chalmers).