Willigis Jäger

L'ESSENZA DELLA VITA

Il risveglio della consapevolezza nel cammino spirituale

L’uomo è homo religiosus. Il Divino costituisce la sua natura più profonda e qui tende a far ritorno, che se ne renda conto o meno. Giovanni della Croce disse: «Il nostro risveglio è un risveglio di Dio e la nostra resurrezione è una resurrezione di Dio». Il risveglio dell’uomo è un risveglio di Dio. Il risveglio della società è un risveglio di Dio nella società. Il risveglio del cosmo è un risveglio di Dio nell’evoluzione del cosmo. L’uomo del futuro (non solo il cristiano del futuro) sarà colui che si è risvegliato, sarà un mistico. Questa è l’unica possibilità di sopravvivenza che abbiamo. Nell’uomo abita un anelito profondo che è il Divino stesso. Dio preme in noi per sbocciare. In noi esseri umani il risveglio del Divino si manifesta sotto forma di un anelito profondo. È il desiderio ardente di far ritorno a casa, di trovare il luogo nel quale tutto va bene, dove si viene amati e accettati. Nel corso della vita, l’uomo si rende ben presto conto che nessuno può dargli quest’ultima sicurezza, nemmeno l’essere più amato. Tale separazione insormontabile permane finché il nostro vero sé non riesce a sbocciare, superando tutte le incrostazioni formatesi e tutti gli sviluppi sbagliati. Dunque gli uomini si incamminano sulla via verso Dio perché portano in sé questo profondo desiderio ardente, che in fondo è l’anelito di Dio stesso.

Willigis Jäger (Hösbach, 7 marzo 1925 — 20 marzo 2020). Nel 1946 è divenuto monaco nell’Abbazia benedettina di Münsterschwarzach e, nel 1952, è stato ordinato sacerdote. Nel 1975 è divenuto allievo del maestro zen Yamada Ko-un Roshi a Kamakura (Giappone). Nel 1981il suo maestro lo ha incaricato di trasmettere gli insegnamenti zen e Jäger è tornato in Germania. Nel 1996 è stato nominato maestro zen. Procedendo nel suo cammino di sacerdote e maestro zen ad un certo punto Jäger è stato accusato di falsare il concetto cristiano di un Dio personale e di dare maggior peso alle esperienze personali rispetto alle verità di fede. Per questo motivo, nel dicembre 2001, la Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dall’allora cardinale J. Ratzinger, ha vietato al benedetti- no di svolgere ogni attività pubblica, quale discorsi, corsi o pubblicazioni. Nel luglio 2002 padre Willigis ha lasciato la sua comunità — pur rimanendo benedettino — e ha fondato il centro di spiritualità e di meditazione “Benediktushof” a Holzkirchen (www.benediktushof-holzkirchen.de). Contemporaneamente ha rinunciato, per qualche tempo, all’esercizio della sua attività sacerdotale e delle facoltà ad essa connesse.

Edizioni La parola (2007) · ISBN: 9788895120034 · cm 15x21 · pp. 458+X · € 27,00

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