Giuseppe Morotti
GESÙ NON ERA UNO SCEMO
La nonviolenza, una scelta inderogabile
La cosa che più mi preme di condividere è come il cammino della nonviolenza suggeritomi dal Cristo Gesù, da Gandhi, da Capitini e dai tanti altri e altre che abbiamo ricordato, se da un lato mi risulta esigente, scomodante fino ad arrivare a perforare le mie ferree armature, io lo stia avvertendo sempre di più come il mio vero cammino, quel cammino che mi fa sentire realizzato come uomo oltre che come cristiano, quel cammino che corrisponde al mio impulso, al mio desiderio più profondo. Un qualcosa di bello, un qualcosa di autentico e di vero. Direi di vero, proprio perché lo vedo e lo sento bello, in sintonia con il poeta John Keats che affermava: «Non posso avvertire qualcosa come veramente autentica e vera se non a partire dalla sua bellezza».
Giuseppe Morotti, nato a Nembro (Bg) nel 1949, viene ordinato prete nel 1974. Entrato a far parte dei Piccoli Fratelli del Vangelo che si ispirano a Charles de Foucauld, si reca in Iran e condivide per dieci anni la vita di alcune comunità cristiane situate al confine con l’Iraq. Si dedica ora ad animare incontri di preghiera, meditazioni e ritiri che di volta in volta vengono richiesti nell’ambito parrocchiale e diocesano. Per le Edizioni Appunti di Viaggio ha pubblicato La preghiera che mi fa vivere e L’Apocalisse: rivelazione del fine del mondo. Per le Edizioni La parola ha pubblicato Il sufismo e Per una nuova spiritualità.
Edizioni La parola (2023) · ISBN: 9788895120614 · cm 14,8x21 · pp. 194 · € 20,00